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Bologna-Roma, l’amarcord

Redazione TuttoBolognaWeb

Il 1° gennaio 1961, alla tredicesima giornata, Bologna-Roma finì 2-0 per i petroniani grazie alla doppietta del grande attaccante Luis Vinìcio (22' e 85'). Di quel campionato si ricorderà sempre lo Scudetto vinto dalla Juventus con lo strascico di “veleni” dovuto alla partita ripetuta contro l'Inter il 10 giugno 1961 e vinta dai bianconeri per 9-1 dopo che i nerazzurri avevano schierato per protesta la squadra Primavera, vista la decisione di revocare la vittoria a tavolino ottenuta per i disordini del 16 aprile (invasione di campo a causa della massicca ed incontrollata presenza di tifosi nello stadio di Torino).

Vi fu inoltre il quarto posto della Sampdoria, trascinata dal grande attaccante Sergio Brighenti, capocannoniere del torneo con 27 reti, insieme alla prima storica retrocessione della Lazio.

Bologna e Roma arrivarono rispettivamente settima e quinta, ma per i giallorossi fu lo stesso un'annata da ricordare in campo internazionale, con la conquista del loro primo trofeo europeo, la Coppa delle Fiere.

Il cammino dei giallorossi iniziò il 4 ottobre 1960, pareggiando per 0-0 a Bruxelles con l'Union St. Gilloise e vincendo in casa al ritorno tra le mura amiche per 4-1 (1° novembre). Ai quarti di finale incontrarono i tedeschi occidentali del Colonia XI, con la vittoria esterna per 2-0 (18 gennaio 1961) annullata da quella ad uguale punteggio patita in casa (8 febbraio), con la conseguente ripetizione aggiudicata con un secco 4-1 casalingo (1° marzo). Stesso copione in semifinale contro gli scozzesi dell'Hibernian: 2-2 ad Edimburgo (19 aprile) e 3-3 a Roma (26 aprile), la finale viene conquistata con un poderoso 6-0 (27 maggio) ancora all'Olimpico. La finalissima contro gli inglesi del Birmingham City si svolge con il consueto duplice atto, che vede il pari per 2-2 in terra britannica (27 settembre) ed infine il trionfo per 2-0 a Roma (11 ottobre '61), che vede iscritto il nome della società capitolina dell'albo d'oro, trascinata dal formidabile attaccante argentino Pedro Manfredini, autore di ben 34 centri in stagione.

Altri elementi importanti di quella squadra furono gli uruguaiani Alcides Ghiggia e Juan Alberto Schiaffino, autori del famoso “Maracanazo”, cioè l'incredibile vittoria della “Celeste” allo stadio “Maracanà” nel mondiale brasiliano del 1950 contro i padroni di casa carioca.

A seguire, Giancarlo De Sisti, centrocampista sontuoso che farà fortuna sia con i giallorossi che con la Fiorentina, vincendo poi l'Europeo del '68 con gli Azzurri ed il portiere Fabio Cudicini, uno dei migliori di sempre in Serie A.

 

 

 

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