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Bologna-Chievo, l’amarcord

Redazione TuttoBolognaWeb

Il 12 gennaio 2013, alla prima giornata di ritorno, il Bologna rifilò un altro 4-0 al Chievo che, come quello, del novembre 2007, vide la firma di un attaccante, Alberto Gilardino, il quale mise a segno una splendida doppietta (44' e 59'), accompagnata dalle marcature di Panagiotis Kone (13') e Manolo Gabbiadini (88').

Quella stagione fu una delle migliori per il calciatore biellese, campione del Mondo nel 2006 ed autentica "star" a Parma (dal 2002 al 2005, segnerà il gol del definitivo 2-0 nel terribile spareggio contro il Bologna), con il Milan (dal 2005 al 2008, vincendo anche la Champions League, la Supercoppa UEFA e la Coppa del Mondo per Club, tutto nel 2007) e nella Fiorentina (dal 2008 al 2012).

Gilardino fu uno dei giocatori più preziosi della squadra emiliana, che contava tra le sue file il fantasista pratese Alessandro "Alino" Diamanti, la giovane punta Gabbiadini e, grazie al gioco abilmente orchestrato dal mister Stefano Pioli, raggiunse una tranquilla salvezza togliendosi diverse soddisfazioni come la vittoria a Roma sui giallorossi in un incontro dalle mille emozioni terminato 3-2 con l'epica rimonta dei rossoblù grazie a due gol di "Gila" ed uno di Diamanti, il 4-0 sul Catania (altra doppia marcatura del "violino" di Biella), un altro 3-2 esterno a Napoli con la famosa "rovesciata" di Kone a siglare il momentaneo pari (sarà Portanova a decidere il match), il rocambolesco 3-3 ancora con la Roma e le due squadre impegnate ad inseguirsi per tutti i novanta minuti regalando emozioni a non finire agli spettatori presenti. Il 2-1 sulla Fiorentina, suggellato dalla perla del greco Lazaros Christodoulopoulos a pochi minuti dal termine proprio al suo esordio assoluto in Serie A, il 3-0 sul Cagliari del 3 marzo, che commemorò alla grande la memoria di Lucio Dalla, deceduto esattamente un anno prima.

Ma la rete che rimarrà impressa nella memoria di tutti sarà quella firmata dal solito Gilardino (raggiungerà quota 13 con i rossoblù) contro la Sampdoria il 21 aprile 2012 e che fu la numero 3000 nella storia del club emiliano; oltre a ciò, la squadra indossò una bellissima maglia verde per l'occasione in quanto era l'"Earth Day", cioè la "Giornata mondiale per la Terra", promosso dal presidente statunitense John Fitzgerald Kennedy: quindi due ricorrenze onorate al meglio, anche se con i doriani finì in parità (1-1) e la rete blucerchiata fu segnata da un certo Gianluca Sansone, il quale qualche anno più tardi regalerà la promozione proprio ai rossoblù sempre sul prato verde del "Dall'Ara".

I clivensi raggiungeranno anch'essi una tranquilla salvezza, grazie alle 11 segnature dell'attaccante Cyril Thèrèau, insieme alle 5 di un giocatore diventato un autentico beniamino per la tifoseria "della diga": Sergio Pellissier.

L'attaccante valdostano legò il suo nome al club veronese nel 2002, facendo il suo esordio in A contro il Brescia (22 settembre, sconfitta casalinga per 2-1) e segnando la sua prima rete contro il Parma (vittoria al "Tardini" per 1-0 il 3 novembre). Nella stagione 2005-2006 si registra la sua migliore quota gol con 13 realizzazioni, mentre nel 2007-2008 trascinerà la squadra ad un pronto ritorno nella massima categoria con 22 centri e ribadendo ancora il proprio record di segnature nel 2008-2009. Nei campionati 2009-2010 e 2010-2011 andrà a rete undici volte e, alla stagione 2015-2016, totalizzerà 447 presenze con ben 123 marcature, entrando nell'esclusivo club degli attaccanti oltre quota 100 in Serie A.

In Nazionale raccoglie una sola presenza, subentrando a Giampaolo Pazzini nella gara contro l'Irlanda del Nord il 6 giugno 2009 e segnando il 3-0 definitivo: troppo poco per una delle poche vere bandiere rimaste nel calcio italiano.

 

 

 

 

 

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