Bella regaz – Alla scoperta di… Pietro Antonioni

Pietro Antonioni nasce nel Capodanno del 2003 a Urbino; cresciuto calcisticamente nella Nuova Real Metauro, società di Lucrezia di Cartoceto (PU), si fa subito notare per il suo talento: nel ‘Torneo Giovani Speranze’, disputatosi a Recanati nell’inverno 2015, vince il premio ‘Giovane Favoloso’, mentre la sua società si piazza al terzo posto nella competizione che ha visto coinvolte ben 32 società marchigiane della categoria Esordienti. La scorsa stagione è protagonista anche con la rappresentativa Marche alla 56esima edizione del Torneo delle Regioni, kermesse ospitata dal Trentino Alto Adige.

Negli ultimi giorni di questo mercato estivo viene prelevato dal Bologna Fc, che vince la concorrenza dell’Atalanta, club da tempo affiliato alla sua società. Viene quindi aggregato all’Under 15 guidata da Francesco Morara. Centrocampista dotato di grandi qualità offensive, alla seconda giornata di campionato è già decisivo, con la realizzazione di un calcio di rigore al 52’ che consente alla sua squadra di imporsi sull’Udinese. Non si fa attendere la seconda rete, siglata il primo di ottobre: Antonioni apre le marcature per i rossoblù nel netto 4-0 rifilato al Venezia.

Le ottime prestazioni fornite e le reti messe a segno gli valgono la convocazione per lo stage di formazione della Nazionale Under 15 per la selezione centro-nord: si tratta del secondo dei quattro passaggi territoriali che hanno coperto l’intera penisola e che si sono conclusi a fine novembre. Oltre a lui, altri tre rossoblù nella lista dei convocati del ct Antonio Rocca: si tratta del portiere Alessandro Ruggiu e dei difensori Lorenzo Mantovani e Lorenzo Panariello. Nel pomeriggio di giovedì 19 ottobre i giovani azzurrini si sono affrontati sui campi del Centro Tecnico Federale di Coverciano in gare a ranghi contrapposti. Antonioni ha tra l’altro avuto l’onore di vestire la maglia numero 10 e di indossare la fascia di capitano. Orgogliosi di vedere sempre più giovani rossoblù indossare la maglia azzurra!

Guardare per credere:

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