lo spunto

Presentiamo il Bologna in piazza (e non snobbiamo la Coppa Italia)

Pensavo alla Serie A ritrovata, al sogno che ci culla di un Bologna competitivo grazie ai capitali di Saputo, pensavo alla folla festante in Piazza Maggiore di quel martedì 9 giugno che rimarrà una data indelebile nei cuori dei...

Manuel Minguzzi

A proposito di agosto. E' il mese più amato per la tregua dai ritmi lavorativi, l'aperitivo in spiaggia, l'ozio, il sole, l'abbronzatura, le cotte estive e via dicendo, calcisticamente però è forse il più odiato per via del solito titubante inizio col turno preliminare di Coppa Italia. Quello giocato di solito davanti a 300 persone e in cui il Bologna - quasi puntuale come un orologio svizzero - rischia di essere eliminato. Per questa volta è auspicabile un clima e in risultato diverso, perché la Coppa Italia sarà la prima uscita ufficiale del nuovo Bologna, della rosa totalmente costruita da Corvino, quella che affronterà il vero anno zero del nuovo corso saputiano. Una eliminazione precoce davanti a quattro gatti non sarebbe un bel modo per iniziare, soprattutto, vorrei che la nuova proprietà portasse con sé anche un diktat ferreo: vietato snobbare la Coppa Italia. Inutile che vi ripeta i motivi. Primo aspetto, perdere da una formazione di B o C sarebbe uno schiaffo morale, secondo perché la coppa porta con sé una porta verso l'Europa e terzo per la possibilità di avvicinare un trofeo. Se c'è una competizione più aperta rispetto alle altre, quella in cui le grandi arrivano in fondo ma spesso con una sorpresa dalle seconde linee, questa è la Coppa Nazionale. Non siamo più il 'bolognino' spacciato se sale a Torino a giocarsi un ottavo di finale, il mondo è cambiato e con esso spero anche gli obiettivi di campo. In Coppa si potrebbe anche arrivare fino in fondo, perché non provarci?