lo spunto

Ognisantissima domenica così!

Il Bologna torna alla vittoria grazie ad un secondo tempo di buon livello e di alta intensità. Donadoni ha trasformato Destro, mentre Ciccio Brienza può regalare ancora perle di pregevole fattura.

Manuel Minguzzi

1 Novembre 2015. Domenica, Festa di Ognissanti. La stessa formazione schierata in campo, un altro allenatore in panchina, Roberto Donadoni. Un altro Destro in partita fin dal primo minuto gioca a sua volta per un altro Bologna, che stravince in casa per 3 a 0 contro i nerazzurri di Reja in un match che sembra confermare la tesi secondo cui la squadra aveva bisogno di un cambio di guida tecnica. Non poteva esserci debutto migliore per il nuovo mister al suo esordio in rossoblù. Nel mio Spunto della vigilia auspicavo ad una resurrezione del Bfc dalle ceneri della gestione Rossiana, chiedevo una lotta per i centimetri e per i punti in uno sforzo individuale e collettivo degno di una competizione in serie A. I miei desideri si sono avverati. Vista con il senno di poi, la prestazione vincente dei rossoblù contro l’Atalanta, potrebbe sancire anche una piccola vittoria personale di Corvino che dimostra come due “senatori” (Giaccherini e Brienza) risultano essere indispensabili nell’economia di una squadra al pari delle risorse investite sui giovani leve come Destro e Masina. Sarà il tempo a decidere se il DS è stato lungimirante e noi troppo affrettati nel dare un verdetto negativo sul suo operato, magari influenzati a nostra volta da una gestione tecnica che non ha saputo interpretare e valorizzare il gruppo assembrato fra agosto e settembre.

Se proprio dobbiamo trovare il pelo nell’uovo, dopo i 3 punti incassati ieri l’unico rimprovero che si può fare è la tempistica. Inevitabile domandarsi se saremmo ancora terzultimi con l’esonero di Delio Rossi già dopo Bologna-Udinese… Dal momento che con i “se” non si vincono le partite, lasciamo volentieri a margine le perplessità sugli errori commessi e torniamo a puntare in alto con la consapevolezza che al comando c’è un condottiero di altra caratura e altro carisma che ha tutta la volontà e la determinazione di lavorare per la salvezza del Bologna. L’entusiasmo vissuto al Dall’Ara dovrà ora diventare una costante anche in trasferta, così come l’atteggiamento dei giocatori che ci hanno regalato una partita densa di ritmo, belle giocate, idee e occasioni degne di una squadra che non merita assolutamente di trovarsi ancora indietro in una classifica che vede proprio l’Atalanta a 17 punti sopra la Sampdoria e la Juve! Giocando come ieri, a quest’ora il Bologna avrebbe staccato sicuramente il Carpi e il Frosinone (KO per 4-1 contro la Fiorentina di Sousa), lasciando i lidi della zona retrocessione; ma a quel punto avremmo avuto ancora Rossi in sella e se è vero che come dice il proverbio “non tutto il male vien per nuocere” magari questo sofferto avvio di stagione ha avuto un ruolo determinante in vista della progettualità a lungo termine impostata da Joey Saputo.

A fine primo tempo i social erano già invasi dalle critiche relative ad un Bfc ancora uguale a se stesso, in difficoltà e privo di quella scossa che il nuovo allenatore avrebbe dovuto dare. Invece, per una volta, ci abbiamo azzeccato in questi mesi sottolineando come il vero problema di Rossi fosse la lettura del corso della gara, di conseguenza, l’incidenza dei cambi. Era scolastico e prevedibile Rossi: mediano per mediano, attaccante per attaccante. Invece Donadoni ha agito dove il Bologna era più in difficoltà, a destra con lo spostamento di Rossettini e a centrocampo con l’inserimento di un uomo con qualità come Brienza. Una volta avanti non si è arroccato, Donadoni, al contrario ha inserito un gestore di palloni. I cambi sono importanti, la lettura del match decisiva. Inutile dire: si percepisce la mano del mister ed è chiaro che qualcosa di diverso si è visto.

Conclusione su Destro. Già dalle prime battute abbiamo ammirato una versione totalmente nuova della punta di Ascoli Piceno, un giocatore più coinvolto nella manovra, ma anche più disposto a sbattersi e ad incidere. Forse il cambio di allenatore ha giovato più di tutti a lui. ‘Mattia, puoi fare anche due corse in meno ma quelle volte in cui vai devi andarci convinto’, gli ha detto questo Donadoni e tanto è bastato a rinvigorire chi sembrava aver perso linfa, grinta, voglia di fare. Menzione d’onore a Masina, da esterno alto è devastante, e a Ciccio Brienza. L’ex Cesena ha dimostrato ancora una volta la qualità dei suoi piedi, basta solo, come abbiamo sempre sostenuto, vengano utilizzati a partita in corso. Ciccio mezzora di assoluto visibilio ce la può ancora regalare. Ora così, ognisantissima domenica di questo lungo campionato.