lo spunto

No a portieri di terza fascia

Bologna col dubbio se intervenire o meno sul mercato per la porta, ma la qualità della scelta dovrebbe indurre alla non azione.

Manuel Minguzzi

In attesa di capire con più esattezza l'entità del malore di Mirante e i suoi possibili tempi di recupero, sappiamo che Alfred Gomis ne avrà ancora per circa un mesetto o poco più e che il Bologna ora ha solo Sarr e Da Costa utilizzabili. La frenesia potrebbe indurre il club ad intervenire nuovamente sul mercato dopo l'arrivo di Gomis, ma occorre ragionare con lucidità senza farsi prendere dal panico.

Innanzitutto, Angelo Da Costa offre adeguate garanzie e di sicuro la porta del Bologna è in buone mani, in seconda battuta il mercato è chiuso da dieci giorni e sarebbe necessario rivolgersi alla lista degli svincolati. Ovvero portieri che magari non giocano da tanto o sono ormai sul viale del tramonto. Pelizzoli, Avramov o Amelia quali garanzie possono offrire al Bologna? O meglio, sarebbe più utile puntare su profili di questo tipo o fidarsi, per un periodo limitato, di Sarr secondo portiere?

Potrebbe prelavere la seconda ipotesi, se non fosse perché, come detto, il Bologna dovrebbe attingere dal mercato degli svincolati. E se questi portieri sono rimasti tali, senza contratto, un motivo ci sarà. Certo, Sarr è ancora acerbo, probabilmente non pronto per fare stabilmente il secondo, ma un portiere fuori ritmo, fermo da mesi e svincolato lo sarebbe? Altra considerazione, se il Bologna mettesse sotto contratto un nuovo portiere, ma tra un mese si ritrovasse con Gomis di nuovo arruolabile e tra quattro mesi con Mirante di nuovo pronto, non ci sarebbe sovrabbondanza? Diverso il discorso se il mercato fosse ancora aperto ed esistesse la possibilità di acquistare un estremo difensore concreto e affidabile, però, in queste condizioni, aggiungere un'altra potenziale incognita oltre a quelle che già ci sono potrebbe essere una scelta sbagliata. Sarr l'ho visto allenarsi da vicino durante il ritiro a Castelrotto, ha buone capacità fisiche ma presenta ancora quei difetti di concentrazione tipici del calcio giovanile. Bigon ha affermato che negli ultimi mesi è migliorato parecchio, bene, vediamo di che pasta è fatto.