lo spunto

Neo promosse castigate, ma anche le grandi iniziano in salita

La prima giornata ci dice che il campionato per le neo promosse inizia in salita, così come per le big. Perde malamente il Carpi a Marassi, cinque reti nel solo primo tempo ci fanno capire come la strategia del catenaccio e contropiede...

Manuel Minguzzi

Così ci avviciniamo al debutto casalingo con tante incognite, ancora senza sapere quale può essere il vero livello della rosa e con un campionato al momento indecifrabile se anche la Juve - quattro volte campione d’Italia - stecca la prima di fronte ad una Udinese coriacea. Con questo andazzo la quota salvezza potrebbe alzarsi, ma è lecito pensare che le big, prima o poi, usciranno allo scoperto, ristabilendo valori e forze come da pronostico. Per quanto riguarda la lotta in fondo, tra Empoli, Carpi, Frosinone, Chievo e Atalanta, tre il Bologna dovrebbe riuscire a mettersele dietro, anche se la piazza si aspetta un campionato un po’ più rispettoso e che non porti con sé il minimo sindacabile del quartultimo posto. Ma per questo servirà ancora uno sforzo considerevole sul mercato, in particolar modo a centrocampo dove il Bologna appare un pesce fuor d’acqua sia tecnicamente che tatticamente. In realtà servirebbe un ritocchino in avanti, con uno sguardo anche al ruolo di terzino destro in cui l’adattamento di Ferrari richiede tempo oppure sarà da cassare a breve per impossibilità del giovane difensore di interpretare un ruolo delicato; soprattutto nel calcio moderno. Insomma, la prima di campionato ci ha offerto diversi spunti interessanti, ma per capire il reale stato delle cose occorrerà avere a disposizione un campione più rappresentativo di partite, anche se una considerazione inequivocabile si può trarre: il Bologna così fatto andrà poco in là, ecco perché sarebbe bene completare l’opera durante questa settimana e fornire a Delio Rossi materiale umano per competere con più decisione in questa Serie A rispetto a quanto fatto sabato. Siamo in ritardo, ma c’è tutto il tempo per rimediare, soprattutto se Corvino riuscirà a portare a termine le operazioni Donsah, Taider e Giaccherini, senza dimenticare Abel Hernandez o Eder, trattative più complicate ma che possono andare a buon fine. Il problema grosso è che il mercato chiude il 31 agosto, con alle spalle già due giornate di campionato; il rischio di vedere un Bologna ancora incompleto anche sabato prossimo, purtroppo, esiste eccome.