lo spunto

La “stoffa” dei campioni Rossoblu

All’inizio della stagione 2012-2013, in una lettera aperta al Bologna Football Club e al suo Sponsor ufficiale Macron, la redazione del blog TIMF sottolineava l’importanza della Maglia rossoblu definendola un “manto...

Manuel Minguzzi

L’anno scorso mi trovavo al Macron Store per l’inaugurazione della divisa ufficiale 14-15 e la mia mente andava, nostalgica, alle strisce verticali rossoblu che “vestivano” le prodezze di Dario Morello, quando segnò il gol dell’1-1 contro il Milan in quella partita di Coppa Italia che mi fece innamorare della mia squadra del cuore nel lontano 1995, vent’anni fa or sono!

Quest’anno ne compierò 30 tondi, e forse inizierò già a intavolare le tipiche chiacchiere da bar sulle maglie - e i relativi numeri / nomi incisi sopra - che hanno saputo regalarci i migliori Natali del Bologna. Sopratutto se penso al calciomercato degli anni 2000, con il via vai di acquisti che non hanno neanche il tempo di affezionarsi ad un blasone prima di essere presto venduti, o alle conferenze stampa in cui si ripetono sempre le stesse frasi di circostanza sul grande privilegio di indossare questa o quella casacca, promettendo di onorarla in campo dando il massimo impegno. Ne prendo uno a caso: Gianluca Sansone, da qualche settimana ormai in biancorosso. Per fortuna, i soldi spesi dalla mia morosa per la maglia del numero 11 sono stati un ottimo investimento: è riuscita a farsela autografare e ho potuto indossarla durante la maratona in direttissima con Nettuno TV sul sagrato di San Petronio, la notte del trionfante ritorno in Serie A. Il 9 giugno del 2015 resterà nella mia memoria per sempre, così pure quella maglia che conserverò come una reliquia in attesa di poter collezionare qualche ulteriore piccolo cimelio da regalare, un giorno, a mio figlio.