lo spunto

Bologna: è il momento di diventare grandi

Bologna di fronte al primo vero spartiacque della stagione (e la speranza di regalare una vittoria a Saputo)

Manuel Minguzzi

Bologna-Empoli, due squadre in salute si dice, ma in realtà stanno meglio i toscani. Perché? Semplice, hanno 24 punti, sono abbondantemente salvi (solo un cataclisma potrebbe cambiare la situazione) e hanno la squadra al completo, o almeno nell'undici titolare. Il Bologna? Si è risollevato, ha infilato una serie importante di risultati positivi ed è uscito dalle secche portandosi 5 punti sopra la zona retrocessione. Pensate che quando arrivò Donadoni i rossoblù navigavano malinconicamente al terzultimo posto con 4 lunghezze di distacco dal Frosinone. Ma stasera al Dall'Ara mancheranno tre titolari, tutti importanti, un aspetto che pone il Bologna in una situazione di difficoltà. Soprattutto, le assenze degli esterni d'attacco titolari compromettono, e non di poco, la produzione offensiva dei rossoblù. Ricordiamoci sempre che Destro deve essere anche servito, assistito, non può fare tutto da solo. Giaccherini e Rizzo sono importanti, perché giocano di squadra ma sono in grado di saltare l'uomo e creare superiorità numerica, creando varchi e spazi alla prima punta. I due hanno caratteristiche diverse da Brienza e Mounier (quelli che supporteranno Destro) di conseguenza non è escluso che il Bologna possa incontrare qualche difficoltà nella costruzione di una manovra corale e pericolosa.

Sono evidenti le insidie di una gara casalinga che si prospetta totalmente diversa rispetto a quelle con Napoli e Roma, due big del campionato obbligate a fare risultato qui. Il Bologna ha sfruttato spazi in ripartenza che l'Empoli non concederà, e l'impostazione tattica di gara obbliga un approccio diverso nonostante il Bologna - al Dall'Ara - si sia contraddistinto per la capacità di imporre il proprio gioco con chiunque. I rossoblù, con Donadoni, paradossalmente sono andati in difficoltà quando si è trattato di aspettare e ripartire, è successo a Torino e a Genova, mentre in casa l'aggressività impressa dal Bologna ha prodotto anche bel gioco. Sono partite, queste, in cui l'atteggiamento mentale farà la differenza, riuscire a sopperire con convinzione alle assenze dimostrando una mai sopita verve, quella che Donadoni ha impresso al suo arrivo.

Va detto però, che nonostante evidenti difficoltà date dalle assenze, il Bologna si ritrova di fronte all'ennesima prova di maturità. La partita di oggi può rappresentare una svolta all'interno della stagione, punti che potrebbero sancire l'abbandono dei lidi salvezza per l'approdo definitivo in quelli più sereni della metà classifica. Non osa minimamente parlare di Europa, ma vincendo stasera il campionato del Bologna prenderebbe una piega ben diversa da quella vissuta fino ad ora. La metà di sinistra della classifica non sarebbe più utopia. E' il momento dunque di diventare grandi, cambiare prospettiva, guardare un po' più in là di uno striminzito diciassettesimo posto. E poi c'è Saputo, quel santo di proprietario meriterebbe una vittoria vissuta dal vivo, l'ultima (e unica) è datata 19 gennaio 2015...

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