lo spunto

A Roma per un miracolo, poi un ciclo durissimo

Rossoblù di scena a Roma senza almeno 4 titolari, da verificare Torosidis uscito per infortunio con la Grecia. Non ci sono le premesse per strappare punti all’Olimpico, a meno che la squadra non sorprenda per prima se stessa.

Manuel Minguzzi

Bologna in completa emergenza domenica all’Olimpico, fuori Mirante, Gastaldello, Dzemaili e Destro, più Torosidis da valutare considerando che è uscito per infortunio in Estonia-Grecia mentre sto scrivendo. A tutto ciò, aggiungiamoci Sadiq appena rientrato e ancora fuori forma, Floccari ancora lontano dalla migliore condizione, Donsah e Viviani con pochissimi minuti di gioco effettuati fino a qui. Insomma, sarà un Bologna rimaneggiato, con mezza squadra fuori e all’inizio di un ciclo duro di partite che potrebbe risucchiare la squadra nei bassifondi della classifica.

Ora, di sicuro nel calcio è vietato partire battuti, ma le premesse per Roma non sono delle migliori. Servirà un mezzo miracolo, anche se di fronte non c’è di certo una squadra imbattibile. Ci si giocherà molto nei primi minuti di gioco, lì dove il Bologna dovrà dimostrare a se stesso di poter fare una buona partita anche se rimaneggiato. Servirà convinzione nei propri mezzi, spregiudicatezza con l’intento di far capire all’avversario che non si è giunti all’Olimpico da vittime sacrificali. Il rischio è quello di vivere i primi minuti da spaesati per via dei pochi minuti che hanno maturato alcuni giocatori, elementi chiamati a ritrovare ritmo nelle gambe e velocità di pensiero, perché l’allenamento è una cosa ma la partita la domenica un’altra.

Poi c’è l’attacco, ancora in emergenza con l’infortunio di Destro e la scarsa condizione di Sadiq e Floccari. Toccherà a Verdi, ma col senno di poi l’arrivo del nigeriano dalla Roma non sta fruttando. Giunto infortunato, Sadiq sarebbe servito a Napoli e ancora di più domenica. Ha ripreso ad allenarsi, ma con 4 allenamenti nelle gambe è difficile che Donadoni possa sceglierlo per affrontare la Lazio. Brividi anche in difesa dove uno svagato Oikonomou dovrà sostituire Gastaldello, mentre per Helander si dovrà ancora attendere. Forse sarebbe servito un rinforzo vero in fase di mercato. Trasferta proibitiva dunque, così come il ciclo che attenderà il Bologna che affronterà Sassuolo, Chievo, Fiorentina e Roma. La carta dice che a inizio novembre il Bologna potrebbe essere risucchiato sul fondo con 12 o 13 punti, da lì dovrà ripartire la rincorsa verso la fine dell’andata quando affronterà Palermo, Atalanta ed Empoli in casa, Udinese e Pescara fuori. Qui si potranno fare anche più di dieci punti, chiudendo metà stagione con 23-24. Non contiamo per il momento le sfide contro Milan e Juve a chiudere il girone, proibitive per il computo totale. Ad ogni modo, l’aspetto importante sarà quello di non mettere di nuovo tutto in discussione nel momento in cui il Bologna vivrà il suo momento negativo di stagione. Se a inizio novembre il Bfc si ritrovasse quartultimo quale sarebbe il tenore delle opinioni? “Bologna da retrocessione!”, “Mercato insufficiente!”. No, i rossoblù non rischiano di retrocedere, ma non possono nemmeno mantenere le medie da Champions League di inizio campionato.