la voce del tifoso

Questionario abbonati BFC

Applausi per Totti, meno per i rossoblù

Matteo Rimondi

"«Gentile Abbonata/o, desideriamo avere la tua opinione sulla vita da tifoso del Bologna Fc e sulla tua esperienza allo stadio Renato Dall’Ara il giorno della partita». Comincia così la mail contenente il questionario che il Bfc ha inviato ai suoi aficionados. Click sul pulsante Rispondi: «In questo momento la mia vita da tifoso è una merda, ma spero in una tendenza al sereno. Avrei però una domanda per voi: ma veramente vi è piaciuto questo Bologna?».

Sembrerebbe una domanda retorica, ma sentendo le interviste del dopo gara, in società sembravano così contenti che qualche dubbio mi è venuto. Donadoni era soddisfatto della prestazione, Bigon ha dichiarato che abbiamo creato molte occasioni, in area sono arrivati parecchi rifornimenti. «Siamo vivi, la Roma è più forte di noi, bla, bla, bla». Insomma, tutto benone. Forse bisognava ricordargli che il primo tiro in porta è arrivato sullo zero a due con la Roma già in infradito. Dalla curva è sembrato che i giallorossi giocassero con un filo di gas e comunque potessero andare dentro a piacimento. Ma dalla Bulgarelli, probabilmente, si vede una partita diversa. Sul secondo goal Masina sembra lo zainetto dei Power Rangers di Salah - che non si scompone minimamente e la mette dentro -, sul terzo nessuno corre dietro all’attaccante. No, ma tutto bene, è stato un piacere. Poi è vero che se Dzemaili o Di Francesco la mettono dentro la partita si riapre, il calcio è strano e tutto può accadere. Però, per quello che si è visto, è più lecito pensare che loro avrebbero riaccelerato e il risultato sarebbe tornato a loro favore. Altre tre pere prese davanti a ventiduemila persone «festanti» per aver visto passeggiare la Roma al Dall’Ara, ottava sconfitta casalinga su sedici giocate ed ennesima figuraccia. Però tutto benissimo, stiamo crescendo, siamo vivi.

C’è poco da fare, questo Bologna sembra avere due vite parallele destinate a incrociarsi solo fra qualche anno. La prima è portata avanti da una società che investe alla stragrande sul proprio futuro, patrimonializza, costruisce strutture, progetta un’esistenza «da grande». Noi tifosi, invece, siamo spettatori dell’altra vita del Bfc, quella che non è ancora sbocciata. Siamo degli adolescenti brufolosi e un tantino sovrappeso che le belle compagne di classe schifano, gli «sfigati» secchioni che domani eclisseranno i bulletti di oggi. Sono certo che quella intrapresa da Saputo sia la strada giusta… però, sinceramente, dù maròn!

La maggioranza dei tifosi comprende questa politica societaria, capisce che ci vuole tempo e pazienza. Quello che infastidisce non sono le sconfitte, ma l’atteggiamento di un gruppo che ha fatto un netto passo indietro rispetto all’anno passato. Quello che indispettisce è il piglio di un Bologna troppo remissivo nella maggioranza delle partite. Quello che esaspera è una squadra che con le prime otto in classifica non è mai stata in partita, dando l’impressione di un divario incolmabile. Quello che snerva è la mancanza di gioco e una serie di partite da «non pervenuti» contro formazioni tutto sommato abbordabili. Dopo mesi di grigiore, il Bologna ha saputo recuperare un po’ di colore solo quando è stato messo spalle al muro dai tifosi e dal Giostà-gate: lì ha trovato motivazioni, un nemico e un po’ di fortuna. Ma è stato un fuoco di paglia.

Visto che la prossima settimana è Pasqua, vediamo di non far resuscitare il Palermo. Grazie.

PS: a me vedere entrare Totti a cinque minuti dalla fine, sul tre a zero e a partita chiusa da un pezzo, ha fatto un po’ tristezza. Ad una bandiera, un Capitano, un simbolo, si porta rispetto e ieri questo non l’ho visto.

Forza Bologna e speriamo finisca presto.