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ESCUSIVA TBW – Cucci: “La squadra può centrare la salvezza, Donadoni decisivo”

Intervenuto in esclusiva per TuttoBolognaweb, Italo Cucci ha raccontato le sue impressioni sul match Bologna-Atalanta e su quello che è il momento della squadra rossoblù. di Francesco Bocchini

Redazione TuttoBolognaWeb

TuttoBolognaweb ha intercettato in esclusiva il noto collega Italo Cucci, che ha commentato la vittoria felsinea di ieri e il momento attraversato dalla squadra del neo allenatore Roberto Donadoni.

Salve Direttore,  quali sono state le sue impressioni al termine del match con l'Atalanta?

"Una gioia infinita per un tifoso come me. Evidentemente il cambio in panchina ha giovato alla squadra, che non seguiva più Rossi, come dimostrato nella partita con il Palermo nel quale i felsinei hanno "scioperato". Il Bologna ieri ha mostrato carattere e acume tattico, aspetti che erano mancati nelle scorse giornate. Non è solo merito del modulo (4-3-3, ndr), ma di un gruppo che si è ritrovato, rianimato dall'arrivo di Donadoni. Simbolo di questa unità di intenti è l'abbraccio di Destro, dopo il gol, col vice allenatore Luca Gotti, che era stato suo tecnico ai tempi dell'Italia Under 17 e che ha appena subito un grave lutto personale". 

Esordio vincente quello di Donadoni, sulla panchina rossoblù da appena tre giorni. Cosa pensa possa dare in più alla squadra rispetto a Rossi?

"Donadoni è sempre stato un tecnico sottovalutato; è stato detto che non fosse deciso ma troppo morbido nelle sue scelte, sin dai tempi della Nazionale. L'anno scorso, facendo parte della commissione del Premio Prisco, chiesi e ottenni di premiare Roberto per la sua avventura a Parma, nella quale ha dimostrato non solo progressi tattici, ma soprattutto fermezza e voglia di lottare, quando altri avrebbero abbandonato la nave che stava affondando. I complimenti e le belle parole però non gli bastavano, aveva fame di campo e ieri si è visto. Donadoni è un allenatore che ha tanto da dare al calcio, il meglio deve ancora dimostrarlo e spero che possa farlo a Bologna".

Si parla di una possibile convocazione in Nazionale di Giaccherini e Destro per l'amichevole con la Romania del 17 Novembre che si terrà al Dall'Ara. Quante sono le possibilità che ciò avvenga?

"Per quanto riguarda Giaccherini, sono convinto che il folletto rossoblù abbia tutte le carte in regola per riconquistare la Nazionale, perchè Conte stravede per lui sin dai tempi della Juve e lo metterebbe anche nel caffè. Su Destro ci potrebbe essere un confronto fra chi è stato CT dell'Italia (Donadoni) e chi lo è adesso. Il problema del bomber ex Milan non è nei piedi, ma nella testa: quando Prandelli gli disse che lo avrebbe portato al Mondiale brasiliano, ma che non poteva garantirgli un posto da titolare, lui preferì rimanere a casa. Non si spiegano altrimenti i fallimenti in grande piazze come Roma e Milano. Nessuno mette in discussione le sue qualità tecniche, che sono notevoli, ma va ricostruito sotto il punto di vista caratteriale. Bologna ha visto rinascere grandi giocatori come Baggio, Signori e Di Vaio: può essere l'occasione giusta anche per Destro". 

Nel cambio dell'allenatore è intervenuto in prima persona Saputo, che sembra abbia preso in mano la situazione. Come giudica l'operato della dirigenza, in relazione anche ad una campagna acquisti dai più giudicata incompleta? 

"Sulla campagna acquisti si è detto di tutto, anche discorsi che non mi trovano d'accordo. La società non ha fatto un brutto mercato, il problema è che forse non c'era comunione di intenti con l'allenatore. Nella rosa c'è il giusto mix fra giovani e esperti, come Giaccherini e Brienza che ieri hanno segnato. L'impressione è che i giocatori fossero schierati fuori ruolo e questa confusione dal campo si sia diffusa anche nello spogliatoio". 

Infine, uno sguardo alla classifica. Bologna terzultimo, ad un solo punto dal Frosinone. Quante le possibilità di salvarsi della squadra di Donadoni e quali le maggiori indiziate per la retrocessione?

"Ieri è stato un successo fondamentale contro una squadra quadrata come l'Atalanta: può essere l'inversione di rotta che serviva. Per quanto riguarda la lotta per la salvezza, non vedo bene le neopromosse Carpi, che ha gestito male la questione Castori, e Frosinone, che ogni domenica combatte col cuore ma che ieri ha subito una batosta da cui è complicato riprendersi. Il Bologna può allontanarsi dalla zona calda della classifica, anche magari grazie a qualche ritocco nel mercato di riparazione".