editoriale

Una storia da scrivere insieme

Ma quanto è potente la foto della nuova campagna abbonamenti? E i video postati sui profili ufficiali del Bologna FC? Di un altro livello. Roba da stropicciarsi gli occhi e accarezzare la pelle d’oca formatasi dopo la visione di questi...

Matteo Ragazzi

Ma quanto è potente la foto della nuova campagna abbonamenti?

E i video postati sui profili ufficiali del Bologna FC? Di un altro livello. Roba da stropicciarsi gli occhi e accarezzare la pelle d'oca formatasi dopo la visione di questi piccoli capolavori. Tanto pathos, un modo per gasare i tifosi e convincerli ad avvicinarsi sempre di più alla casa rossoblù situata in via Andrea Costa. Tanti sforzi: il primo giorno utile però ha fatto registrare un lieve calo degli abbonamenti rispetto alla stagione passata. Un primo campanello d'allarme suona con insistenza ma è bene non fare drammi: mai come quest'anno le possibilità di sottoscrizione dell'abbonamento sono varie e vantaggiose. A partire dalla rateizzazione del pagamento della tessera, passando attraverso i Temporary Store e le classiche rivendite presso le biglietterie del Bologna FC di via Andrea Costa e i punti del circuito VivaTicket. Il tutto senza dimenticare il call center che tanto piace ai tifosi, nessun pagamento della commisione e tanta praticità.

A questo punto è lecito aspettarsi una risposta costante e crescente: l'obiettivo è superare la quota della stagione appena conclusa che ha visto quasi 12.800 tickets sottoscritti. Paradossalmente sembra un'impresa leggendaria sorpassare il muro numerico eretto durante gli anni guaraldiani, pertanto quota 13mila rappresenterebbe sicuramente un nuovo punto di partenza soddisfacente.

Tanto passerà dalla sessione di mercato estiva, chiamata ad avvicinare e infuocare un numero sempre maggiore di tifosi. Tralasciando e sorvolando sul mero atto di fede, il tifoso e la sua figura si sono evolute ed è ormai imprescendibile innalzare il livello dello spettacolo offerto per ricevere una risposta importante da un punto di vista numerico allo stadio. Il tifoso si informa, conosce ed è totalmente in grado di sviluppare idee calcistiche rispettabili: se inizia a circolare la voce di una possibile sinergia con la Juventus per arrivare al prestito di Di Francesco, il tifoso storce il naso. Se parli di Sadiq o Nagy, un supporter ben informato riesce a dire la propria, un qualcosa di impensabile fino a pochi anni fa. Magari esagerando, traendo conclusioni affrettate, ma internet e il web hanno dato a tutti l'arma a doppio taglio di conoscere ogni genere di informazione e al contempo di dare voce a ogni singola persona. Insomma, prima bisogna mostrare il cammello e poi sperare di incassare la moneta.

Ecco perché mostrarsi attivi e vigili sul mercato non può che essere una mossa vincente, indipentemente dal fatto che non si possa ufficializzare niente e nessuno prima di luglio, situazioni contrattuali particolari a parte. Attenzione alla Serie B, una fucina di talenti esagerata, un buon mercato potrebbe passare da qui.

Ecco perché lo slogan scelto per il lancio della campagna abbonamenti è più appropriato che mai, in un momento di massima condivisione di valori e sentimenti, un punto di partenza, un libro ancora da scrivere: il cammino può essere proseguito solo insieme, nessuno escluso. Da Saputo al singolo tifoso, da Destro all'ultimo calciatore delle giovanili. Finalmente si può osservare una linea coerente impostata dalla società, #WeAreOne non è un semplice hashtag, solamente uno slogan buttato lì, a caso.

Siamo una cosa sola, ed è magnifico.

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