editoriale

Com’è cambiata la nostra vita

Una sensazione nuova, una dimensione che mancava da chissà quanto tempo, un brivido di piacere applicato al calcio. Fino all’altro ieri, ma anche fino a ieri, ogni volta che il Bologna puntava un obiettivo di mercato, la speranza che...

Redazione TuttoBolognaWeb

Una sensazione nuova, una dimensione che mancava da chissà quanto tempo, un brivido di piacere applicato al calcio. Fino all'altro ieri, ma anche fino a ieri, ogni volta che il Bologna puntava un obiettivo di mercato, la speranza che si concretizzasse era la prima a morire. Bastava cioè che al nome in questione, cosa ancor più vera se si trattava di un buon giocatore, fosse accostato un altro club pretendente che... Patatrac, addio sogni di gloria. Il trauma continua a fare effetto, ci sentiamo impauriti ogni volta che un qualsiasi antagonista alza il braccio all'asta. Invece... Della serie come è cambiata la nostra vita, ragazzi, ragionate... Detto per inciso e senza offesa... Ma chi se ne frega se l'Atalanta si mette in concorrenza per Defrel (che sarebbe un colpaccio) o se il Torino ci prova con Ilicic... La differenza è questa: loro hanno la A, noi i soldi, le idee, i progetti. Siamo più forti. Ieri sera Pantaleo Corvino e Rino Foschi (della serie il calcio era meglio prima) hanno dato vita a un piacevolissimo salotto televisivo. Abbiamo saputo (con la esse minuscola) che lunedì verranno ufficializzati Gastaldello e Krsticic; che il mercato del Bologna, in entrata, può ritenersi concluso; che Improta rimane al Bologna; che Riverola prende la strada austriaca dell'Altach. Abbiamo altresì scoperto, cosa mai uscita sui giornali (così almeno mi pare), che Corvino ci abbia provato anche con Borini, e trovo non grave ma doloroso che il ragazzino di Bentivoglio abbia risposto no per via della categoria dei rossoblù. Davvero non piacevole, se confermato, pensare che a pochi chilometri dal suo paese un altro ragazzino di Portonovo di Medicina è stato orgoglioso di essere la bandiera del Bologna, squadra della sua terra. Certo, non si può fare paragoni; certo un Giacomino di oggi probabilmente si farebbe molta fatica a trattenerlo, ma consentiteci almeno stavolta di tenerci la nostra suggestione, o forse illusione, lasciateci pensare che, come allora, Bulgarelli avrebbe detto no anche oggi alle lusinghe delle squadre delle capitali. Il mercato del Bologna, per tornare nella stretta attualità, è stato fatto con risorse e con una mossa uguale per tutti, efficace e intelligente: quella del prestito con obbligo di riscatto a serie A conquistata. Se dunque i magnifici sei nuovi arrivati (Sansone, Da Costa, M'Baye, Mancosu, Gastaldello, Krsticic) sono rossoblù oggi e investimenti futuri, Corvino sembra essersi mosso anche per garantire a giugno altri rinforzi per la A, prenotati od opzionali: Defrel e Pjaca, nel rispetto della filosofia del grande ds: lanciare giovani di sicuro avvenire piuttosto che comprare prodotti già confezionati. Concludo inviando un sincero in bocca al lupo alla Primavera rossoblù che da lunedì 2 febbraio sarà impegnata nel torneo di Viareggio. E' un altro segno dei tempi che cambiano, un ritorno al futuro. Chi è della mia generazione (penso al collega Franco Cervellati con cui si divideva un banco al ginnasio) ricorda perfettamente come seguivamo anche quei ragazzini vispi e capaci che vestivano la maglia della Giovanile. Una Giovanile da cui sono usciti Roversi, Pecci, Colomba, Paris, Chiodi, Grop, più avanti Mancini, Gazzaneo, Ballotta, Luppi, Marocchi, Pagliuca, Gamberini, Loviso, Zaccardo, Cipriani, Terzi e molti, molti altri. Oggi speriamo sia la volta di Masina, di Ferrari, di Maini, di Vitale e Rizzo, giunti dal sud. Una Giovanile che noi seguivamo in occasione del torneo più prestigioso dedicato agli emergenti, torneo che vincemmo ai tempi di Pecci e Colomba.