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lo spunto
Difficile pensare che il calcio sia in cima alla lista delle priorità di un paese alle prese con il picco dell'epidemia Covid-19, ma proviamo comunque a ragionare assieme su quali possono essere gli scenari futuri da qui a luglio per capire se davvero la stagione potrà trovare una sua conclusione regolare.
Ad oggi, la ripresa delle attività sarebbe fissata al 3 di aprile, quando cioè le restrizioni governative dovrebbero trovare una loro scadenza temporale. Ma si sa, la situazione è ancora lontana dalla conclusione, la Lombardia ha ancora un focolaio acceso anche se in attenuazione, l'Emilia probabilmente sta entrando nella fase di picco e in generale gli effetti della quarantena - ormai in vigore da due settimane - dovrebbero iniziare a dare i propri effetti ora. La domanda però è: al 3 di aprile la vita tornerà normale o quasi? La risposta sembrerebbe un chiaro no. Banalmente, anche se i dati consentissero una riapertura, il Governo non correrà il rischio di un contagio di ritorno concedendo libera uscita a 60 milioni di italiani, quindi con una potenziale ripresa dell'epidemia. Sì, perché al 3 aprile l'Italia non avrà certo zero casi positivi di Covid-19.
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