"Abbiamo parlato di calcio a porte chiuse, ma c'è un paradosso. I teatri e il mondo dello spettacolo hanno bisogno degli spettatori e per alcune opere si è pensato di creare un protocollo per consentire un accesso contingentato del pubblico. Perché nel calcio non è stato fatto? Non si è pensato a un piano B o a un piano C, dare una struttura e un perimetro entro cui muoversi non solo in periodo di emergenza ma anche dopo".
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