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Weems: “Virtus, con Valencia serve la curva”

Redazione TuttoBolognaWeb

"Due anni fa più o meno di questi tempi sono dovuto tornare a casa mia nel Kansas perché mio padre stava molto male. Sapevo che non c’era più nulla da fare e tornai in Italia giusto in tempo per giocare una partita in casa. Ero disperato e il fatto che i tifosi mi avessero dedicato uno striscione mi fu di grande aiuto. Mio papà morì durante un incontro di EuroCup in Israele e io decisi comunque di continuare a giocare perché mi sembrava giusto così. Raggiunsi dopo la mia famiglia e poi anche in questo caso arrivai a Bologna per disputare un’altra partita in casa. I tifosi mi mostrarono una vicinanza incredibile e in me è scattato un qualcosa per cui sento di dover dare sempre il massimo per loro. Era il minimo che potessi fare e non nascondo che vorrei finire la carriera qui perché qualunque cosa io faccia o qualsiasi cosa io possa vincere, non potrò mai ripagare quello che loro hanno fatto per me in quello che fino a qui è stato il momento più difficile della mia vita".