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Valerio Mastandrea scherza con Sabatini: “Di pallone capisci, di recitazione no”

Redazione TuttoBolognaWeb

“Come sono diventato un attore importante? Grazie alla crisi del cinema italiano”, scherza ancora Mastandrea, “All’inizio un po’ mi vergognavo del mio lavoro, poi ho capito che non c’era niente di cui vergognarsi. Ho accettato di fare l’attore. Questo alla fine è un lavoro precario, non dà continuità, ci sono attori anche più bravi di me che fanno una grande fatica. Comunque lo prendo un po' come il calcio, da attore serve portare a casa la prestazione ma anche il film. E' una sconfitta quando uno ti dice 'tu sei stato bravo ma il film non era granché'. E' come segnare due gol ma perdere la partita”.

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