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Signori: “L’arresto il momento più duro. Futuro? Volevo fare l’allenatore”

Redazione TuttoBolognaWeb

“Ho voluto fugare qualsiasi tipo di dubbio, non con la grazia ma con l’assoluzione piena perché il fatto non sussiste. Dieci anni ci sono voluti, sono questi i tempi della giustizia in Italia. Non ho bisogno di convincere nessuno. Non più. Domando solo: è possibile che in questi anni non abbiano trovato nulla? Sono stato l’unico che ha voluto andare fino in fondo. Ero già sereno dopo le due assoluzioni, mi hanno dato grande forza. Sono entrato in un ambiente che non era il mio, il tribunale. Temi che un testimone racconti delle cagate che poi devi smontare. Ringraziando Dio, nei due processi, i testimoni dell’accusa hanno confermato che io non ero mai stato neppure nominato. Non parlavo con queste persone e allora come facevo a organizzare e finanziare le puntate? Con i segnali di fumo? Io, il boss dei boss”.