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Serie A, pronti a giocare a luglio e agosto

Diverse le opzioni sul tavolo, ma si prova a chiudere la stagione con una full immersione estiva

Redazione TuttoBolognaWeb

Calibrare le esigenze di tutti in un calendario ristretto non è facile, ma ci si proverà anche a costo di giocare in periodo vacanziero.

L'ipotesi playoff per chiudere i campionati appare esclusa quasi a priori, forse solo una estrema ratio finale, mentre la prosecuzione del normale calendario è ora l'opzione più accreditata. Ma quando? Servono due mesi di calendario per finire il campionato e il calcio rischia di stare fermo fino a maggio inoltrato: si parlava inizialmente di partire tra il 9 e il 16 maggio ma l'emergenza potrebbe richiedere uno stop maggiore, slittando addirittura verso giugno. Qui sorgono i primi problemi. In primo luogo servirebbero deroghe speciali ai giocatori in scadenza di contratto al 30 giugno per poter scendere in campo oltre tale data. Poi il calendario, chiudere molto tardi la stagione 2019/2020 vorrebbe dire influenzare anche il calendario della stagione successiva, una specie di effetto domino che qualcuno in Lega vorrebbe evitare. C'è però la necessità di mandare un segnale al paese e tornare a giocare vorrebbe dire tanto per la popolazione, sperando ovviamente che nessun giocatore riscontri ulteriori positività (a quel punto non ci sarebbe più modo di andare avanti).

Figc, Uefa e le altre federazioni sono decise a terminare i campionati e le coppe anche giocando in estate inoltrata (ipotesi che non era supportata da tutta la Lega A, ma ci si adeguerà), per cui un tentativo andrà fatto. L'accordo europeo potrebbe portare alla decisione di giocare tra giugno e luglio ogni tre giorni (mercoledì e domenica) per terminare le leghe, successivamente si finirebbero le coppe internazionali che quindi andrebbero a chiudersi fino al mese di agosto. Una specie di estate rovente calcistica che accompagnerebbe le vacanze degli italiani, sperando ovviamente che tutti insieme si possa tornare ad uscire dalle nostre case.

m.m.