"A Bologna ci sono tifosi meravigliosi, che ti incitano, ma che non ti pressano mai. Ricordo che quando arrivai io, nel 1968, la squadra era stata svecchiata e insieme a me c’erano tanti ventenni. Non furono stagioni facili, di partite ne perdemmo più di una. Eppure io uscivo dal Comunale a piedi, perché abitavo in via Breventani, e quando andava male al massimo mi dicevano ‘Dai Beppe, mi raccomando la prossima’".
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