“Arpad Weisz per tutti noi è una ferita aperta - ha dichiarato il patron rossoblù - Non solo per la tragica e assurda fine sua, della sua famiglia e di milioni di vittime dell’Olocausto, ma anche perché la sua storia è rimasta sepolta nel disinteresse generale per oltre sessant’anni. Solo nel 2007, grazie alla straordinaria inchiesta del giornalista italiano Matteo Marani, autore del libro “Dallo scudetto ad Auschwitz”, abbiamo potuto ricostruire la sua tragica storia. Da allora, ogni anno, in occasione della Giornata della Memoria ricordiamo la figura di Arpad Weisz. Ecco, io spero che anche questa statua, che il suo Paese d’origine giustamente gli dedica, serva come monito perenne alle future generazioni: siate vigili contro ogni forma di discriminazione e ricordate sempre la storia di Arpad Weisz perché tragedie simili non si verifichino mai più”.
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