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Repubblica – Sartori a Bologna per un ciclo sostenibile e virtuoso

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Il ritratto del DS da parte di Repubblica

Redazione TuttoBolognaWeb

Simone Monari, giornalista per Repubblica, regala un commento appassionato e sincero alla figura di Giovanni Sartori. Il dirigente rossoblù, assieme a Thiago Motta, è al centro degli elogi di queste ultime settimane. Arrivato ad agosto sotto le due torri, Sartori ha saputo con una sola sessione di mercato incalzare il Bologna in un cammino virtuoso, a mo' dell'Atalanta conosciuta in questi anni.

Seppur l'attuale settimo posto non sia una vera e propria novità nella storia recente del Bologna, ciò che rende l'atmosfera attorno al Dall'Ara elettrica è la figura di Giovanni Sartori. Il dirigente ha stravolto in meno di un anno diversi apparati del club, a partire dall'area scout fino al reparto contabile. L'imperativo è la sostenibilità, il concreto si racchiude nel cosiddetto «player-trading», ossia acquistare giovani a basso costo, valorizzarli e poi rivenderli a cifre di guadagno. Nella parentesi di Sartori all'Atalanta, sono eloquenti i casi di Dejan Kulusevski e di Robin Gosens. Entrambi sono costati meno di un milione di euro, e sono stati venduti per un prezzo totale di circa settanta milioni. Guadagno che ha permesso al club bergamasco di investire sempre più in maniera crescente, culminando con la presenza in Champions League.

Oggi i tifosi rossoblù hanno saputo amare fin da subito i volti nuovi portati da Sartori: FergusonPoschLucumi, presto anche Moro, aspettando Zirkzee. Una rivoluzione in campo così come doveva essere in panchina. Perché il DS di Lodi voleva sollevare Sinisa Mihajlovic dall'incarico già quest'estate, posizionando sulla panchina rossoblù Igor Tudor, adesso secondo in Ligue One. La società, tuttavia, non era della stessa idea, e rimase Sinisa. Sartori accettò senza fiatare, continuando a lavorare come ha sempre fatto. Fino ad arrivare al Thiago Motta odierno che fa sognare l'Europa. Insomma, Giovanni Sartori ha piantato fin da subito le proprie radici nel capoluogo emiliano e la città sta già pregustando i suoi frutti.

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