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Pellerano: “Il centrocampo è sopravvalutato. Sbagliato dire che la sconfitta con l’Inter ci potesse stare”

Nando Pellerano ha parlato del Bologna a Radio Bologna Uno

Redazione TuttoBolognaWeb

Nando Pellerano ha rilasciato alcune dichiarazioni sul Bologna a Radio Bologna Uno.

Sulle ultime dichiarazioni di Merola riguardo il restyling del Dall'Ara: "Merola ha ribadito le affermazioni fatte in precedenza. Era prevedibile una sottolineatura della linea che ha deciso di seguire, bocciando i Prati di Caprara e decidendo di investire su un bene di tutti, pubblico, come il Dall’Ara. Intende "sfruttare" un privato che mette 40 milioni su un bene non suo".

Sulla partita contro l'Inter: "Il pessimismo che si percepisce ora è frutto delle prestazioni viste nelle prime tre partite. Si è perso contro un’Inter molto dimessa, non va bene dire che quella sconfitta ci può stare. Il Sassuolo l’ha serenamente battuta alla prima di campionato, perché i nerazzurri non sono una corazzata come Juve o Napoli. L’Inter vista sabato era battibile, o perlomeno si poteva ottenere un pareggio".

Su Inzaghi e il lavoro durante la sosta: "Da qui a domenica 16, quando si giocherà contro il Genoa, vedremo come Inzaghi avrà lavorato con gli avanzi dalle nazionali. Se sarà riuscito a migliorare anche l’autostima e la mentalità dei propri giocatori. Esonero? Fino a Natale starei sereno, si è lavorato tanto con lui per metter su una squadra di un certo tipo. Ora non credo abbiano costruito una rosa in modo da stare rigida sul 3-5-2. Nel calcio di oggi si deve cambiare ogni tanto, perché poi gli avversari ti prendono le misure"

Sulla formazione e qualche possibile cambiamento nelle prossime sfide: "Quando si va male a volte si dice che si cambiano troppo spesso i titolari, altre che si tenga troppo spesso la stessa formazione in campo. Inzaghi ha tenuto per tre giornate gli stessi giocatori, magari anche per vederli, ora potrebbe essere il momento di cambiare qualcosa. Soprattutto a centrocampo, che ora è un reparto col fiato corto. Orsolini e Svanberg potrebbero essere delle possibilità".

Qualche dichiarazione sul centrocampo rossoblù: "In estate è stato sopravvalutato, perché Poli, Pulgar e Dzemaili erano i titolari nel centrocampo che ha giocato il girone di ritorno. Con Pulgar, Poli e Donsah son stati fatti 24 punti in quello d'andata. Rinforzare il reparto col solo Svanberg è stato poco e in più non lo si fa giocare"

Due parole anche sul discorso Nazionale: "Non solo in Serie A, ma anche in altri campionati ci sono pochi giocatori nazionali nelle grandi squadre, ma non è detto che la nazionale di quel Paese vada male. Mancini allenava l’Inter con praticamente nessun italiano in campo, ma allora il tema non lo toccava minimamente, anche se è una questione politica e di scelte societarie. Il problema di Mancini è enorme perché quello che oggi sta dando il calcio italiano, dopo anni di oscena politica sportiva, sono poche risorse".

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