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Pecci difende Saputo: “La tranquillità è un bene, attenti ai Porcedda”

Pecci difende Saputo: “La tranquillità è un bene, attenti ai Porcedda” - immagine 1
La difesa di Eraldo Pecci

Redazione TuttoBolognaWeb

Una serata a dibattere sul Bologna all'Arci San Lazzaro.

L'idea è stata di Gianni Marchesini e Alberto Bortolotti grazie al libro «Caro Saputo il Bologna merita molto di più». Il volume riporta numeri e dati sulla scarsa crescita del club rossoblù sotto la presidenza canadese, anche in relazione ai costi di gestione non corrisposti poi da un adeguato piazzamento in classifica. La serata è dunque trascorsa tra la critica degli autori e la difesa di qualche tifoso, impaurito dal fatto che dopo Saputo possa non esserci un'altra proprietà solida. Ma a difendere il presidente c'è stato anche Eraldo Pecci, in tutta la sua proverbiale ironia. E se Marchesini si è chiesto 'se dico che alcuni soldi sono stati spesi male offendo qualcuno? Perché non si può fare come l'Atalanta?', l'ex giocatore rossoblù ha fatto l'avvocato difensore del presidente: "Nel calcio sono entrate tante proprietà straniere, diventa difficile per gli imprenditori del luogo farsi carico dei club e non ci sono più presidenti come Moratti o Dall'Ara. Sicuramente ci si poteva aspettare di più, ma la tranquillità non va sottovalutata. Cambiare? Attenti che da queste parti abbiamo visto dei Brizzi e dei Porcedda".

m.m.