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Pecchia: “Nel 2005 andai via dallo stadio con le lacrime agli occhi”

Per Mazzone era un rompiscatole che parlava troppo. Eppure a Bologna divertiva e faceva divertire

Redazione TuttoBolognaWeb

Quel maledetto 18 luglio del 2005 Fabio Pecchia arrivò da Napoli per fare il tifo per i rossoblù, impegnati nel ritorno degli spareggi contro il Parma: “Andai via quasi con le lacrime agli occhi, non potendo credere a quello che avevo visto”. Certo, il suo poteva dirsi anche un tifo tutto sommato ‘interessato’: in prestito al Siena, sarebbe ritornato alla base, e sperava di farlo in Serie A. Ma dovette giocare in B, tra tante difficoltà: “Avevamo una squadra molto forte, ma forse quella retrocessione terribile non l’avevamo ancora dimenticata”.

Ma la domanda vera è: perché il Bologna mandò Pecchia al Siena (che, vincendo all’ultima giornata, condannò il Bologna agli spareggi fatali), pur avendo fatto bene la stagione precedente? Chiedetelo a Mazzone, che lo considerava un rompiscatole. Pecchia però era sempre stata una risorsa per lo spogliatoio, mai un elemento di disturbo. E anche dentro il campo sapeva fare la differenza: ricordate la coppia Pecchia-Zauli con Guidolin in panchina? Pecchia era uno che i gol li faceva sempre a fari spenti, saltando fuori all’improvviso in area di rigore, un po’ come Aldo Baglio in Tre uomini e una gamba. Insomma, un Pecchia che si divertiva e, soprattutto, faceva divertire Bologna.

Fonte: Corriere di Bologna