"Alcune doti sono naturali, poi però cresci e ti sviluppi: in prima squadra ho rafforzato il mio fisico ma ho mantenuto le caratteristiche che mi contraddistinguono. Sono un esterno mancino e ce ne sono pochi in giro, soprattutto in Italia. Posso comunque fare anche altri ruoli come il trequartista o la seconda punta, ma avrei bisogno prima di un periodo di adattamento. Ho dovuto fare uno step mentale per acquisire maggior sicurezza in campo. Posso sicuramente dare molto di più anche se sono ancora giovane, ma mi sento completamente cambiato rispetto a due anni fa".
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