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Nodo ds: sfuma Sabatini, in corsa restano Ausilio e Osti

Le ultime ipotesi per sostituire Corvino nel ruolo di direttore sportivo. Da 'Il Resto del Carlino'.

Redazione TuttoBolognaWeb

Con la vittoria ottenuta contro il Genoa il Bologna ha virtualmente raggiunto la salvezza e ora può concentrarsi sul futuro iniziando a risolvere questioni legate alla prossima stagione. In primis c'è da risolvere il nodo ds: la partenza di Corvino è ormai cosa certa, con l'inizio del mercato che si avvicina la società dovrà individuare al più presto un sostituto all'altezza. La prima scelta di Saputo era Walter Sabatini, ma il dirigente giallorosso potrebbe restare a Roma oppure prendersi un anno sabbatico, in ogni caso il suo destino sarà lontano da Bologna. Si allontana anche Bigon, il dirigente appena retrocesso col Verona rimarrà in gialloblu come ha confermato ieri il presidente Setti.

Come riporta il 'Carlino' da alcuni giorni circola anche il nome di Piero Ausilio, attuale ds dell'Inter con il contratto in scadenza nel 2017. Il presidente Thohir vorrebbe trattenerlo ma visti gli imminenti cambiamenti societari, l'ingresso del gruppo cinese, il dirigente nerazzurro potrebbe valutare la proposta rossoblu e cambiare aria. Ausilio è un profilo molto gradito perchè abituato a relazionarsi con una proprietà straniera, inoltre ha già buoni rapporti con la dirigenza rossoblu: ha condotto lui le trattative per Mbaye, Crisetig e Taider. Il Bologna ha già contattato il ds nerazzurro che per ora tentenna in attesa delle evoluzioni societarie all'Inter.

Infine il nome caldo spuntato nelle ultime ore è quello di Carlo Osti, direttore sportivo della Samp con un contratto fino al 2018. A fine stagione Ferrero potrebbe rivoluzionare la società e proprio il ds è uno degli indiziati a lasciare i blucerchiati, inoltre Fenucci lo conosce visto che i due hanno lavorato insieme per un breve periodo a Lecce. Anche Osti come Ausilio ha chiuso trattative importanti coi rossoblu: da Gastaldello a Da Costa, passando per Krsticic, Sansone e Rizzo. Infine il profilo di Osti si adatta perfettamente alle preferenze della dirigenza del Bologna: ha grandi capacità nel lavoro di squadra, evita i riflettori e sa inserirsi al meglio nelle gerarchie societarie.

I nomi sono tanti, nuove ipotesi spuntano ogni giorno, ma ora, a salvezza raggiunta, la società dovrà prendere una decisione definitiva per iniziare al meglio la preparazione della prossima stagione.