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Il Bologna lotta, ma il Napoli è più forte: 3-2 al Maradona

Manuel Minguzzi

Spalletti riconferma il bolognese Jack Raspadori al centro dell’attacco, ai lati i temibili Politano e Kvara. Motta non tradisce le indiscrezioni della vigilia, c’è Posch terzino destro, davanti Zirkzee supportato da Barrow, Dominguez e Aebischer. Ovviamente è il Napoli a fare la partita, con un forcing perentorio a metà tempo quando Kvara decide di smarcare ogni compagno in zona gol. Prima filtrante per il diagonale fuori di Raspadori, poi illuminazione per Mario Rui, traversa, infine centro per Politano che si divora il vantaggio di mancino a centro area. Il Bologna, sopravvissuto, riesce a mettere fuori la testa attorno al 30’, con un pressing alto convincente e qualche azione degna di nota. Dominguez illumina la scena con un bel cross per Aebischer che arriva in ritardo. Ma è al 41’ che l’argentino si prende la ribalta con una visione celestiale per Cambiaso che è freddo a trovare Zirkzee: mancino e 1-0. L’olandese, che fino a lì aveva sbagliato tutto, trova il suo primo gol in maglia Bologna. Purtroppo, il vantaggio dura poco, infatti al 45’ Juan Jesus sfrutta un triplo rimpallo per battere Skorupski. Doccia fredda.