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Mirante alza il muro: con lui la Roma fa meno paura

La parata su Kurtic ha cambiato la stagione del Bologna. Adesso l'estremo difensore è chiamato al compito più difficile: neutralizzare l'attacco giallorosso, il più prolifico della Serie A.

Redazione TuttoBolognaWeb

Chissà cosa sarebbe successo se Kurtic avesse sbloccato il punteggio in quel Bologna-Atalanta, gara che poi ha segnato la svolta in casa rossoblù. Sembrava un'occasione semplice semplice, se non che davanti al centrocampista nerazzurro c'era Antonio Mirante, che non ha tradito la fiducia riposta in lui da Roberto Donadoni. I due hanno trascorso insieme quattro anni a Parma, nei quali l'estremo difensore è stato il giocatore più utilizzato con 119 partite, secondo solo ad Alessandro Lucarelli.

La sua parata è stato un gesto sì tecnicamente straordinario, ma altrettanto importante dal punto di vista caratteriale. Sceso in campo nonostante l'infortunio ad un dito, il numero uno non ha abbandonato i suoi compagni in un momento tanto difficile. Mirante inoltre ci voleva essere a tutti i costi alla prima di Donadoni, col quale ha stretto un rapporto indissolubile, soprattutto dopo l'ultima, travagliata annata.

Il 32enne di Castellammare di Stabia sembra che difenda la porta del Bologna da una vita, tanta è la sintonia coi compagni e con lo staff tecnico. Gli zero gol subiti nelle ultime due gare sono la giusta soddisfazione per un ragazzo serio e che lavora ogni giorno sui quei miracoli che regala ogni domenica e che, secondo i più, potrebbero convincere il CT Conte a chiamarlo in Nazionale.

Eppure l'avventura all'ombra delle Due Torri non era iniziata nel migliore dei modi: una sua uscita a vuoto propiziò il gol decisivo di Del Sante nella sfida di Coppa Italia col Pavia, prima cocente delusione stagionale. Mirante però non è uno che molla facilmente e che si lascia influenzare dalle critiche. L'ultima annata a Parma ha rafforzato ulteriormente il carattere di un portiere cresciuto dietro a Gigi Buffon e che ha vissuto l'anno juventino della B. Non proprio l'ultimo degli arrivati insomma.

Sabato arriva la Roma, il che significa dover affrontare il miglior attacco dell'intera Serie A con 27 reti. Numeri che farebbero paura a chiunque, ma con Mirante in porta, pensare di fermare i vari Dzeko, Gervinho e Iago Falque non sembra una missione impossibile.