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Mihajlovic: “Non ho mancato di rispetto a nessuno e non volevo far soffrire i tifosi. Domani serve l’atteggiamento giusto”

Redazione TuttoBolognaWeb

"In due anni e mezzo ho sempre dimostrato la gratitudine e la riconoscenza verso i tifosi - ha proseguito Mihajlovic - I tifosi sono sempre stati vicini alla squadra, anche sbagliando qualche volta, perché mi sarebbe piaciuto che venissero a insultarci per darci una sveglia, ma siccome sono tifosi civili non lo fanno e gli fa onore. Ho sempre detto che senza tifosi questo non è calcio e credo di essere l'ultima persona che può mancare di rispetto ai tifosi. Io gli ho detto che non mi sento in debito con loro perché sempre si dice quello che il Bologna ha fatto per Sinisa, ma mai il contrario. Quando sono arrivato qui, c'era grande preoccupazione tra squadra, dirigenza e tifosi e poi ci siamo salvati. Quando mi sono ammalato sono stato all'ospedale, ma tutti i giorni seguivo l'allenamento e quando non riuscivo mi facevo punture di cortisone per poter restare lucido, non aver dolore e seguire l'allenamento. Quando ne avevo la possibilità andavo al campo per l'allenamento e per la partita. Non so in quanti altri l'avrebbero fatto, ma io ieri non sono stato a dire chi sia stato più bravo. Sia io che i tifosi abbiamo fatto cose di cuore. Quando giocavo, ma anche ora che alleno, divento tifoso di quella squadra. Quindi se dovessi mancare di rispetto ai tifosi di quella squadra, lo manco anche a me e questo è impossibile. Ogni volta dimostro quanto ci tengo e noi quando scendiamo in campo lo dobbiamo ai tifosi".

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