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Mihajlovic: “Non ci si deve vergognare di una leucemia. Bologna? Sempre nel mio cuore”

Redazione TuttoBolognaWeb

"La nazionale era fortissima, nel 1992 eravamo forse i migliori ma ci hanno mandato via. Mijatovic, Suker, Boban, Prosinecki, Pancev e potrei continuare. Avevamo due squadre di titolari. Tutti poi sono andati all'estero e hanno giocato in grandi squadre. Ad un certo punto tutto è impazzito, da un giorno all'altro è scoppiata la guerra. Io ero in vacanza in Spagna, chiamai mia madre al telefono e sentivo in sottofondo gli spari. Sono subito tornato e la guerra è scoppiata praticamente nella mia città. La prima casa distrutta è stata la mia ed è stato il mio migliore amico, era mio fratello ma era croato. Ha salvato i miei genitori cercando di farli andare via perché era obbligato a buttare giù tutto per ordini superiori. Mi sono chiesto come possa cambiare tutto in così poco tempo"