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Mancata la partita della possibile svolta

di Gionni Forlenza

Redazione TuttoBolognaWeb

Il Bologna tra qualche infortunio di troppo e le voci dello stadio nuovo con possibile trasloco in quel di Ravenna, si perde tra le maglie genoane. Lecce-Spal 2-1 un’ora prima di Bologna-Genoa, induce la squadra di Nicola a dare il super massimo per non trovarsi staccata di 6 punti dai salentini e a 4-7 punti dai doriani che oggi in casa sfidano la Fiorentina. Il Bologna di contro, ha mancato una ghiotta occasione per portarsi in solitaria al sesto posto in attesa di Udinese-Verona e a soli 3 punti dalla Roma quinta. Sì, in una sola settimana, il Bologna avrebbe rosicchiato ben 6 punti ai capitolini. È mancata la partita della maturità e il 2-1 del Lecce ha dato al Genoa un'ulteriore spinta ad una squadra che a Bologna ci arrivava già col coltello fra i denti. Qualche defezione importante tra i liguri, come Ghiglione, Romero e Schone ma il Bologna è da troppo tempo in emergenza in difesa e da qualche giornata anche in attacco.

Gli emiliani partono molto bene come al solito al cospetto di 22 mila spettatori. Partita molto fisica e giocata sui nervi da parte delle 2 squadre. Il Bologna con il suo solito gioco manovrato ma meno fluido del solito, mette alle corde il Genoa che nella prima mezz’ora di fatto, è costretta a giocare solo di rimessa. Perin tuttavia, non è costretto ad intervenire più di tanto; le azioni dei felsinei infatti si spengono poco prima di arrivare alla conclusione. Gli ospiti creano da calcio d'angolo il primo allarme con una incornata di Sanabria a colpo quasi sicuro che Skorupski riesce con un guizzo alla sua sinistra a deviare proprio sulla linea di porta, rimettendo il pallone in angolo. Da una punizione per ligure sull'out di sinistra per un fallo quasi inesistente di Tomiyasu, richiamato dal guardalinee, nasce in sostanza il vantaggio genoano. Il primo gol in serie A di Soumaoro in appena 2 presenze, è il primo sigillo di una partita che comincia a mettersi male per il Bologna. Inspiegabile come molti giocatori riescano a segnare il primo gol in serie A proprio contro i rossoblu. Una sorta di battesimo e vittima sacrificale.

L’espulsione sacrosanta di Schouten per un fallaccio a centrocampo nel tentativo di recuperare una palla che l’arbitro poco prima aveva fatto proseguire l’azione per regola del vantaggio, sancisce la serata no della squadra di Sinisa che poco dopo e poco prima dell’intervallo, si ritrova addirittura sotto di 2 reti grazie ad un giro di campo quasi completo di Sanabria che dopo circa 60-70 metri di corsa e slalom piazza dal limite un diagonale che Skorupski riesce solo a toccare con il pallone che si va ad insaccare rasoterra alla sua destra. Il secondo tempo scorre tra qualche tentativo rossoblu almeno di dimezzare lo svantaggio e il controllo della partita dei grifoni. Il match si conclude mestamente con l’espulsione giustissima di Denswil per un fallo in area piuttosto goffo. Siamo quasi ai titoli di coda quando Criscito dal dischetto, sigla il 3-0.

Questo Genoa ieri sera, mi ha ricordato molto il primo Bologna di Mihajlovic, quando andava a fare risultato un po’ ovunque. Di questo passo, nonostante sia ancora terzultimo, sono convinto che i grifoni potranno salvarsi. Il Bologna è arrivato a questa sfida un po’ malconcio, è mancata la quarta vittoria consecutiva forse non avendo la stessa fame dei liguri. Nelle ultime 8 partite il Bologna ha ottenuto 17 punti, dietro solo alla Juve 18 e alla Lazio 20. Peccato davvero non aver dato continuità di risultati, peraltro in casa. Già il prossimo sabato però, il Bologna avrà la possibilità di rilanciarsi, sempre in casa, contro l’Udinese anche perché dopo, il campionato ci metterà di fronte proprio a Lazio, in trasferta, e Juventus al Dall’Ara. È mancata la partita della possibile svolta ma questo Bologna si è costruito grazie al mister serbo e ad una solida società, una certa identità e maturità. Non mancheranno da qui a breve le soddisfazioni volute dal mister, dalla squadra, dalla società e dai tifosi.