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L’ultimo saluto a Sinisa

Tanta emozione e tanta folla a Roma per l'ultimo saluto a Sinisa Mihajlovic

Manuel Minguzzi

L’ultimo saluto a Sinisa- immagine 2

Duemila tifosi hanno assiepato la chiesa di Santa Maria dei Martiri in Piazza Esedra a Roma per salutare, l’ultima volta, Sinisa Mihajlovic. Un personaggio così spigoloso e, a detta sua, divisivo, ha radunato tutto il suo passato e non in un commosso saluto, di quelli che testimoniano la bontà della persona oltre che dell’atleta. Duro fuori ma morbido dentro, dicono di lui, e vedere quella folla lo conferma. Perché le persone genuine sono così, magari ti fanno incazzare, ti dicono in faccia ciò che pensano e può non piacere, ma alla fine le apprezzi di più proprio per la loro spigolosità, che ben presto si trasforma in rispetto, sincerità e affetto.

Sinisa era questo, cioè ‘un professionista spigoloso, ma passare con lui un pranzo o una cena diventava una esperienza intensa’ - racconta Daniele De Rossi, presente al funerale assieme a Francesco Totti, ovvero il rispetto della parte giallorossa, da sempre rivale del laziale Sinisa anche se la prima esperienza in Italia era targata proprio Lupa. ‘E raro vedere così tanto affetto attorno a un allenatore e un calciatore, abbiamo perso un gigante’, la chiosa dell’attuale allenatore della Spal.