L'arrivo di Thiago Motta, dopo circa un mese di lavoro, sta scuotendo il Bologna e sta ottenendo risposte da quasi tutti i giocatori in rosa.
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La metamorfosi di Aebischer: da mediano ad ala, lui ripaga con 12 chilometri
Se in difesa, oltre a confermare Lucumi, che già giocava con Mihajlovic, Motta ha ridato vita calcistica a Bonifazi e scoperto in Posch un buon terzino, a centrocampo Dominguez è tornato sui suoi livelli, Medel fa un ottimo perno e Ferguson appare una piacevole scoperta, ma c'è anche un Michel Aebischer sugli scudi. Lo svizzero nelle ultime tre partite ha giocato in una posizione esterna, all'interno di un modulo che è 3-4-3 in fase di possesso e 4-1-4-1 in fase di non possesso. Se sulla costruzione del gioco Aebischer è poco utilizzato, con il Lecce è stato tra coloro che hanno toccato meno palloni, in termini di movimento e quantità rappresenta invece il vero equilibratore per Motta. La sua capacità di attaccare la verticale e smarcarsi, ma al tempo stesso di offrire copertura, piace al neo tecnico che infatti lo ha issato senza dubbi nell'undici titolare relegando in panchina Orsolini. E lo svizzero ha ripagato conquistando un rigore e correndo per 12 chilometri contro il Lecce, tutti aspetti che ormai lo rendono imprescindibile sulla fascia.
m.m.
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