C’è un pizzico di Bologna nella Svezia che venerdì notte a Stoccolma ha dato una lezione di cinismo ed organizzazione alla modesta Italia di Ventura. Emil Krafth era chiamato a sostituire, nel suo ruolo naturale di terzino destro, lo squalificato Lustig e la sua prova alla Friends Arena è stata da calciatore vero. Lo svedese ha mostrato – piccole sbavature a parte – di poter dare molto di più rispetto alle opache prestazioni in maglia rossoblù: con la sua Nazionale ha infatti sfoderato una prestazione di corsa, vigore fisico, intraprendenza, addirittura tatticamente ordinata (cosa che i bolognesi non sono affatto abituati a vedere).
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In Svezia è un altro Krafth
Buona prestazione per il terzino in nazionale, bella copia di quello visto al Dall'Ara
La sfida di venerdì ci insegna che in una squadra organizzata, anche uno come Krafth può avere un impatto diverso: certo non può essere un campione, ma un giocatore più che dignitoso sì.
L'analisi è del Carlino.
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