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Il Bologna si butta via da solo, vince la Lazio in rimonta 2-1

Manuel Minguzzi

Mihajlovic sceglie il 3-5-2, in difesa c'è la sorpresa Lykogiannis braccetto di sinistra al posto di Bonifazi, davanti Soriano ad agire tra le linee con Sansone e Arnautovic davanti. Sarri con il classico 4-3-3 con Zaccagni, Immobile e Anderson. La Lazio prova a partire aggressiva ma dopo cinque minuti, in un primo tempo molto caotico, il portiere Maximiano compie una sciocchezza sesquipedale prendendo il pallone fuori dall'area con Arnautovic lanciato a rete. Il guardalinee non ravvede l'irregolarità, nemmeno Massimi che è richiamato dal Var per il fallo e l'espulsione. Sarri sceglie Provedel per Basic. Il Bologna però ha un momento di indecisione quando su una verticale di Milinkovic si invola verso la porta Immobile, ma Skorupski compie il miracolo. Passata la paura, gli ospiti trovano maggiori trame e a metà tempo Arnautovic riesce a liberare De Silvestri solo davanti alla porta, purtroppo il destro è addosso a Provedel in uscita. Al 35' il secondo episodio chiave. Su una verticalizzazione di Schouten, Romagnoli rinvia male di testa e Zaccagni si fa anticipare da Sansone in area stendendolo poi con un colpo sul ginocchio. Massimi non ha dubbi e fischia il penalty che Arnautovic trasforma con freddezza. La partita appare in discesa per il Bologna ma fioccano gli ammoniti, sono sanzionati Sansone, Arnautovic e Soumaoro e proprio quest'ultimo, in pieno recupero del primo tempo, decide inopinatamente di stendere Lazzari a centrocampo. Secondo giallo e di nuovo parità numerica. Che erroraccio. Il Bologna lo pagherà caro.