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Il Bologna risorge, battuto il Lecce 2-0

Manuel Minguzzi

Motta conferma il 4-2-3-1, torna Arnautovic davanti, con Barrow a supporto. Baroni con Strefezza, Ceesay e Banda. Il Bologna approccia bene la gara, con ritmo, pressing alto e buon possesso palla. La squadra di Motta conferma i passi avanti visti a Napoli, c’è buona verticalità e buon sfogo sulle fasce. Stavolta bene anche i piazzati con Barrow a disegnare parabole sempre interessanti. Primo episodio decisivo al 13’, su una palla vagante in area Aebischer è bravo ad anticipare Gendrey che nel tentativo di rinviare lo calcia fuori tempo. Sozza non ravvede nulla ma il Var lo richiama al monitor e arriva il penalty. Arnautovic trasforma freddamente il suo settimo sigillo in campionato. Il Bologna non smette di giocare e prosegue, anche se un po’ il ritmo cala nella fase centrale tuttavia senza mai concedere pericoli dalle parti di Skorupski. Nell’altra area c’è un’altra traiettoria di Barrow da corner su cui stacca Posch, ma Falcone è attento. Il Bologna però dà l’impressione di avere il colpo in canna e arriva al 35’ quando sempre il gambiano trova una traiettoria tesa da corner per la girata aerea di Ferguson, 2-0. E Skorupski? Inoperoso. Il Lecce non crea praticamente nulla e il risultato al 45’ è più che giusto.