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Il Bologna ha festeggiato i suoi 110 anni

Manuel Minguzzi

La ciliegina sulla torta della serata è la partita. Il Bologna parte con Pagliuca, Tarozzi, Torrisi, Gamberini e Paramatti in difesa, Perez e Mudingayi da diga a centrocampo, Nervo, Locatelli e Di Vaio a supportare Andersson. Il Real schiera Bizzarri in porta, ex Chievo, poi Arbeloa, Campo, Pavon e Roberto Carlos, Karembeu e Seedorf a fare gioco in mezzo, Amavisca e Nunez sugli esterni, Munitis e Alfonso davanti. Ma se c'era paura di prendere una sonora batosta, il primo tempo racconta altro. Anzi, Di Vaio si mangia due o tre occasioni che dieci anni fa non avrebbe sbagliato, così il Real passa, ma solo su rigore di Amavisca. Nella ripresa il Bologna prende subito il secondo, a marcare è Congo, che secondo Wikipedia non ha una sola presenza da professionista nel Real Madrid. Il Bologna reagisce con un fuoco di paglia accorciando le distanze con Di Vaio, assistito dal neo entrato Adailton, ma nel giro di poco il Real dilaga. C'è tempo anche per una scena mai vista a Bologna, ovvero Pagliuca sostituito al 22' del secondo tempo per far spazio a Coppola. Tra l'altro il neo entrato tempo un minuto e deve raccogliere il pallone in rete grazie a Munitis. Mentre al 32' ancora Congo sigla il 4-1. A otto dalla fine Cipriani si guadagna un penalty e Stringara addolcisce il passivo, 4-2. Rizzoli - senza recupero vista l'età media in campo... - fischia la fine della festa. Le Leyendas vincono 4-2, ma il palcoscenico è del Bologna, per una festa iniziata nel 1909, con Antonio Bernabeu tra i protagonisti, che prosegue ancora 110 anni dopo. Il Dall'Ara saluta la storia sulle note dell'Anno che Verrà, nella speranza che tanti altri successi possano arrivare nel futuro. Buon compleanno, Bologna.

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