"A Bologna è tutto così fantastico e serio. Non c'è nulla da invidiare alle altre società. Mai avrei immaginato un'esperienza del genere. Festeggiare 40 anni qui? E' possibile, ogni anno decido. Di certo smetterò di giocare qui in Italia e non in Argentina. Champions League? Un orgoglio che Gasperini abbia pensato a me l'estate scorsa. Non ho mai giocato in Champions ed è stata molto dura rifiutare. Poi però ho pensato com'è vivere e giocare a Bologna, ed ho capito: tutto quello che mi ha dato questa gente vale più della Champions League. Spero un giorno che qui nasca un progetto come quello dell'Atalanta. Siamo già cresciuti tanto, ma forse ci manca ancora il killer-istinct".
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