La norma "allunga contratto" sta per essere approvata. Le commissioni Bilancio e Affari Costituzionali hanno approvato il testo. Entro il 27 febbraio entrambe le Camere dovranno convertire il testo in legge.


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Gazzetta – Diritti tv: possibile prolungamento se le parti sono compatte
La Gazzetta dello Sport analizza la situazione. I diritti televisivi sono la prima fonte di sostentamento del calcio italiano e non basterà questo provvedimento per risolvere i problemi. Il prolungamento riguarderebbe i contratti in essere con Dazn e Sky che portano alla Serie A introiti annuali di 927,5 milioni di euro. I club si riuniranno martedì in assemblea per discuterne, con l'ipotesi di autoprodurre le immagini per assegnarle poi ai diversi broadcaster.
I tempi di attuazione della norma sono chiari: da quando entrerà in vigore (marzo 2023) fino al 30 giugno 2024, attuale termine dei contratti con i broadcaster. Sono presenti tre condizioni che vincolano il prolungamento: ragioni economiche, durata complessiva non oltre i 5 anni e verifica, tramite indagine di mercato, su altri operatori che offrano condizioni migliorative. A questo punto le ipotesi sarebbero due: prolungamento fino al 2026 dei contratti in essere o nuovi accordi, presumibilmente quinquennali, fino al 2029. L'eventuale prolungamento sarà possibile alle stesse condizioni attuali, senza rinegoziazioni. Per fare ciò tutti e tre i partner, ossia Lega Serie A, Dazn e Sky dovranno essere d'accordo. Per ora c'è prudenza e non filtra alcun tipo di dichiarazione dei soggetti interessati.
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