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Di Vaio a Stadio: “Al Genoa giocavo esterno, mi davano del fallito e invece…”

Il Club manager rossoblù, prima di arrivare a Bologna, ha vestito la maglia del Grifone dal gennaio 2007 a giugno 2008, quando in panchina sedeva Giampiero Gasperini, proprio come oggi. In un'intervista a Stadio, Di Vaio ha raccontato la sua...

Redazione TuttoBolognaWeb

Club manager del Bologna e ex della partita di domani: Marco Di Vaio torna a Marassi in giacca e cravatta, ma sarà comunque una sfida diversa dalle altre. Da calciatore ha infatti vestito la maglia del Grifone dal gennaio 2007 a giugno 2008, quando in panchina sedeva Giampiero Gasperini, proprio come oggi.

"Con lui ho sempre avuto un rapporto molto professionale. E niente, quell'anno non riuscivo a rendere come volevo, giocare esterno in quella squadra era dura e non ne avevo le caratteristiche. Da allora sono passati sette, otto anni. Il tipo di interpretazione che dava agli esterni ora è un po' diverso. Mi ricordo - continua Di Vaio - che molte volte giocava Marco Rossi, che faceva della corsa la sua arma migliore. A me qualcuno diceva che ero un giocatore finito".

Dopo quella sfortunata parentesi, il bomber romano trovò l'Eldorado all'ombra delle Due Torri, dove è rimasto per quattro stagioni e dove è tornato dopo aver chiuso la carriera da calciatore al Montreal. "A Bologna mi sono preso una rivincita, ma solo nei confronti di chi mi dava per finito. L'anno prima avevo contribuito a portare il Genoa in A, in un campionato non semplice con Juve e Napoli. Giocavamo sempre nella metà campo avversaria. In A è stato diverso, ma non mi rimprovero niente". 

E domani che sfida sarà? "Gara complicata e importante - dice Di Vaio -. Quello di Marassi è un ambiente che si fa sentire, e poi loro hanno un'ottima squadra. E' uno scontro diretto, quindi le due formazioni lo prepareranno con particolare attenzione. Sono convinto che sarà una bella partita, anche perché Gasperini fa rendere al massimo i propri ragazzi".

Il club manager rossoblù elogia il lavoro fin qui svolto da Roberto Donadoni, capace di risollevare il Bologna da una situazione che iniziava a farsi preoccupante. "Il nuovo allenatore ha portato una mentalità diversa, quella di volersi sempre giocare il match. Un esempio è Brienza, schierato insieme a tre attaccanti contro il Napoli. Tutti sono a disposizione del mister, che sicuramente sta avendo il merito di lavorare molto".

Infine una battuta sul mercato. "Ancora non ne abbiamo parlato - rivela Di Vaio -. Lo faremo presto, certamente dopo l'Empoli. Per ora non c'è nulla da dire, solo che abbiamo un'altra partita molto importante da affrontare con voglia e determinazione".

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