Dg Progresso: “Raspadori rimpianto rossoblù”

I rossoblù ci provarono, ma il Sassuolo ebbe la meglio:

"Un rimpianto e un avversario, purtroppo. Giacomo iniziò a giocare qui al Progresso a 6 anni. Ne aveva 9-10 quando il Sassuolo venne a vedere il fratello Enrico. Avevo buoni rapporti con il responsabile del settore giovanile del Sassuolo Soli e gli dissi: ‘Venite a vedere anche anche il fratello al torneo Tassi'. Fu amore a prima vista. Allenatori e responsabili mi avevano detto che Giacomo era qualcosa di fuori dal comune. Lo andai a vedere in qualche partita: straordinario, doti innate, giocava a 5 e a 7, andava a prendere palla in area, scartava tutti e segnava a raffica".