CT Grecia: “Kyria e Lyko? Sì, possono giocare insieme. Sosa, mentalità vincente”
CT Grecia: “Kyria e Lyko? Sì, possono giocare insieme. Sosa, mentalità vincente”
L'intervista di Gustavo Poyet per il Corriere dello Sport
Redazione TuttoBolognaWeb
La grande Grecia, vent'anni dopo
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Intervistato sulle pagine del Corriere dello Sport, Gustavo Poyet è il CT della Grecia, volenteroso di rilanciare la nazionale ellenica. Il prossimo Europeo cadrà a vent'anni di distanza dalla clamorosa impresa di EURO 2004, e per Poyet i tempi sono maturi per un ritorno sui grandi palcoscenici:
"Quando sono arrivato la situazione tra tifosi e squadra non era di unità, si era persa un po' la passione. Adesso si sente qualcosa di diverso. La cosa che conta è fare bene la Nations League. Possibilità di andare [a qualificarci per i prossimi Europei] ne abbiamo. Vediamo".
Due pezzi di nazionale greca risiedono a Bologna, Lykogiannis e Kyriakopoulos. Alla domanda se verranno presi in considerazione per i prossimi impegni, il CT Poyet risponde così:
"Il CT prima di me ne prendeva sempre tre a sinistra. Io, invece, normalmente ne porto solo due. La cosa incredibile è che in Grecia ci sono tantissimi terzini sinistri. Kyria può fare anche l'esterno alto, è un giocatore che ho sempre visto bene lì. È bravo col pallone, sa come muoversi. Io, tuttavia, nel mio 4-3-3 gioco con un altro tipo di esterno alto. Lyko, invece, ha esperienza. Sa muoversi bene. Quindi sì: possono giocare assieme. Ma conta il momento. Loro due c'erano nella lista iniziale, ma la nazionale è sempre aperta a tutti".
Uruguagio come Sosa
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A partire dalla comunanza di identità nazionale, per Poyet è un piacere parlare di Sosa:
"Spesso un giocatore ha bisogno di tempo per ambientarsi. Arrivato in Francia ero un disastro. Dipende da molti fattori. Ma un uruguagio è sempre troppo importante per una squadra, la mentalità è sempre vincente".
Su Thiago Motta
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Collega di mestiere, il CT della Grecia risponde così alle domande su Thiago Motta:
"Mi piace molto, sta facendo un grande lavoro. Gioca un calcio speciale, e lo fa con i giocatori che stanno meglio. Mi aspetto grandi cose da lui. Europa? Non lo so, la Serie A è molto difficile. Dipende sempre da tanti fattori. Se il tempo è maturo allora ci riuscirà. Ma comunque sta lavorando bene, a prescindere da un eventuale piazzamento fra le prime sette".
Il ricordo per Gianluca
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Compagno di Gianluca Vialli quando ha vestito la maglia del Chelsea in Premier League, Poyet ricorda così il suo ex compagno:
"La sua morte è stata un colpo tremendo per me. Ero in Uruguay a trovare la mia mamma, l'ho saputo mentre ero lì. Per me è stato un grande, ti raccontava tutto, mi ha cambiato la vita in tante cose. Mi ha fatto vedere il calcio in modo diverso. Stiamo provando a organizzare qualcosa per lui".