"Un giorno mi chiama il mio procuratore e mi dice che Cuper mi vuole all'Inter. Mi spiegarono che avrebbero dato via Crespo e che Moratti cercava un 9. Reazione? Ci ho pensato un pochino, non dico falsità. Da una parte stavo da dio a Bologna ma dall'altra volevo crescere. Da una parte l'Inter non vinceva da anni, dall'altra volevo provare la scommessa di andare e vincere dopo stagioni di niente. La differenza la fece proprio Cuper".