L’Emilia-Romagna ha concluso il primo studio sulla diffusione della cosiddetta “variante inglese” del Coronavirus: dei 204 campioni su cui è stata effettuata l’analisi, raccolti da Piacenza a Rimini il 4 e 5 febbraio, ne risultano effettivamente positivi alla variante 57, pari al 27,9%. Su 9 campioni (213 era il numero totale di quelli raccolti) non è stato possibile procedere per insufficienza di materiale organico.
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