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Cor Sport – Medel, il gigante della difesa

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I pitbull imprescindibile

Redazione TuttoBolognaWeb

Mihajlovic provoca il Pitbull Medel: “Gary non sarà troppo alto per te Ibra?”. Per Gary sono tutti uguali Ibra, Giroud, Dzeko, Pavoletti, sono tutti attaccanti più alti di lui di almeno 30 centimetri, ma la risposta di Medel è sempre la stessa: “mister, stai scherzando vero”. È un giocatore che non ha paura di affrontare quelli più grossi di lui, anche nel Cile l’ha dimostrato. Dopo la partita contro il Milan ha detto: “Avevo le vertigini, la testa mi girava, altrimenti non sarei mai uscito”.

Ieri per precauzione non si è allenato, ma ricomincerà ad allenarsi da domani e lunedì contro la Sampdoria sarà regolarmente al suo posto. Un leader, un capo, l’imprescindibile davanti a Skorupski. A differenza degli altri difensori rossoblù Medel urla e consiglia, chiama la linea o invita a scappare. Lunedì sera ha fatto anche da traduttore per Kasius e Aebischer che faticano ancora molto a parlare l’italiano.

Era chiaro a tutti come, in estate, Medel stesse per lasciare la città perché Sinisa non lo vedeva propriamente al centro del progetto. “Il posto te lo dovrai giocare, per me oggi sei il terzo se non il quarto difensore”. Poi, dopo la sconfitta contro la Ternana in Coppa Italia, Sinisa decise di cambiare strada e dalla prima di campionato con la Salernitana mandò in campo il pitbull, che da quel momento è diventato insostituibile. A oggi ha il contratto in scadenza, vorrebbe restare un altro anno a Bologna e il governo rossoblù ci sta pensando seriamente, ma la scelta definitiva verrà fatta solo quando ci sarà il nuovo responsabile dell’area tecnica.