La conferenza stampa pre Lazio di ieri ha dato modo di vedere un Thiago Motta schietto, diretto e con una parlantina vista di rado finora. Dalla questione interna con Marko Arnautovic fino alla partita contro i biancocelesti al Dall'Ara, che segue a una sconfitta deludente contro il Torino.
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Cor Bo – Thiago Motta a tutto tondo, da Arnautovic fino alla Lazio
Thiago si era presentato e divulgato così, con un profilo basso e con i risultati in campo a scontornare la sua bravura. Niente parole, niente proclami. Tuttavia, nella conferenza stampa di ieri, Motta ha dato risposte più elaborate del suo solito. A partire dalla situazione con Arnautovic, inizialmente soltanto ipotizzata e adesso anche confermata da lui stesso, seppur indirettamente. L'allenatore continua a ribadire che non esista alcun problema, non c'è niente di personale nei novanta minuti in panchina inflitti a Torino. Ma è indubbio che a questo punto l'austriaco dovrà qualcosa in più in allenamento se vorrà riassaporare il campo: contro la Lazio Thiago manderà in campo uno fra Zirkzee e Barrow.
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Spazio anche sul trofeo del miglior allenatore del mese di febbraio, consegnato dalla Lega Serie A stessa. Ringrazia il gruppo, il Bologna, e nomina anche il contributo di Marko. Poi un appunto sulla sconfitta a Torino: «abbiamo iniziato male, ma poi siamo migliorati. Ho pensato di inserire Schouten in difesa per avere un centrocampista in più e aprire gli spazi». Quindi una chiosa finale sul modo di giocare della squadra di Sarri, con Immobile infortunato: «Sicuramente Anderson in quel ruolo (da falso nove, ndr) dà alla squadra caratteristiche diverse». Sarà un Bologna-Lazio senza punte titolari, chi per scelta tecnica e chi per infortunio.
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