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Cor Bo – L’infermiera di Mihajlovic racconta i gironi passati in ospedale

Redazione TuttoBolognaWeb

"Lo abbiamo trattato come tutti gli altri, anche lui ha avuto i suoi momenti difficili. Ha fatto tutto quello che doveva: il nostro lavoro implica la sincerità e il dialogo, noi cerchiamo di coccolare il paziente a modo nostro. Abbiamo passato molte notti insonni a parlare: dalla sua professione alle sue origini, la guerra era un tema molto toccante per lui. Il giorno più bello è stato quello della reinfusione: c'ero io quando arrivò il midollo. Sapendo che il donatore era americano, Sinisa si è messo a parlare in  inglese non conoscendo una parola: lo hanno preso in giro tutti, e questo ha smorzato un po' la tensione. Il momento più brutto invece fu il giorno prima che uscisse per l'ultimo permesso: mi ha chiesto cosa sarebbe successo se gli fosse venuta la febbre, ed io gli ho risposto che non sarebbe stata una passeggiata a farlo ammalare. Sinisa aveva paura".

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