“Mihajlovic è il nostro capo, e quando è presente sei portato a dare qualcosa in più. Vederlo soffrire, calvo e magro, è stata molto dura, ma lui è sempre stato inflessibile: non ha mai rinunciato alle sue Balenciaga ai piedi. Quando era ancora in cura dopo una sconfitta si arrabbiò molto con noi, ruppe una bottiglietta contro il muro e ci urlò che dovevamo vergognarci”
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